Storia



Una formazione dei Vigili del Fuoco Spezia 1943/44.
In piedi: Tommaseo, Costa, Rostagno, il comandante Gandino, Borrini, Tori, Angelini;
accosciati: Persia I, Scarpato, Amenta, Bani, Gramaglia


Questo 2020 a causa della pandemia causata dal virus Covid-19, è un anno funesto per l’Italia ed il mondo intero. Anche il 1944 fu un anno travagliato per l’Italia, il paese era devastato dalla seconda guerra mondiale e spaccato in due dal fronte; il calcio ne risentì ma non si fermò.
Per evitare la chiamata alle armi, molte squadre fecero lavorare i propri campioni nelle industrie indispensabili alla produzione bellica nazionale. Infatti in tempo di guerra sono importanti i soldati, ma egualmente importanti sono gli uomini e le donne che con il proprio lavoro producono cibo ad armi per la Patria.
Il Presidente del grande Torino Ferruccio Novo trovò una collaborazione con la FIAT, che assunse tutti i giocatori granata come operai. Nasce così il Torino-Fiat. Valentino Mazzola e tutti gli altri giocatori del Toro, grazie al loro lavoro di operai furono esentati dall’impiego al fronte. La Juventus emigrò invece ad Alba, abbinando il suo nome alla Cisitalia, azienda dell’indotto auto, appartenente all’allora presidente bianconero Piero Dusio. Quel torneo di guerra 1943/44 che in pratica fu giocato da tutte squadre aziendali fu vinto dalla formazione dei Vigili del Fuoco La Spezia che possiamo vedere nella foto di inizio pagina.

La Seconda Guerra Mondiale è stato uno dei momenti più tragici e importanti della Storia dell'uomo.
Tra il 1939 e il 1945 il mondo intero fu teatro di combattimenti cruenti tra le Forze dell'Asse (Germania, Giappone, Italia) e gli Alleati (USA, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica), travalicando i confini del semplice scontro tra eserciti e trasformandosi in una vera guerra ideologica tra visioni opposte e inconciliabili.
La guerra iniziò con l'invasione della Polonia da parte della Germania di Hitler il primo settembre del 1939. Fu vinta dagli Alleati nel 1945 dopo la resa del Giappone, in cui due città - Hiroshima e Nagasaki - furono distrutte dalla bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti.
Nella prima fase della guerra dal1939-1942, Germania e Giappone dilagano e sembrano voler conquistare il mondo, ma l’Inghilterra e l’Unione Sovietica soffrono ma resistono (battaglia aerea d’Inghilterra e assedio di Stalingrado).
Nella seconda fase della guerra 1943-1945 le sorti si ribaltano, l’Unione Sovietica contrattacca a Stalingrado, il Regno Unito con gli USA organizzano lo sbarco in Normandia. La Germania è occupata da i due eserciti alleati che avanzano da est e da ovest. Gli Stati uniti infine sul fronte del Pacifico costringono alla resa il Giappone.
L’Italia con Mussolini decise di entrare in guerra il 10 giugno 1940. Con questa mossa il Duce pensava di poter ottenere qualche conquista territoriale con il minimo sforzo.
L’Italia non era pronta alla guerra, le truppe italiane furono impegnate con scarsa fortuna su diversi fronti: Grecia, Libia, Etiopia, Russia.
L'Italia era il più debole degli alleati di Hitler. Americani e Inglesi lo sapevano. Anche per questo nel 1943 sbarcarono in Sicilia. Le truppe americane vennero accolte dai Siciliani quasi come dei liberatori.
Con gli alleati su territorio italiano e le privazioni della guerra che avevano fiaccato il popolo, il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo tolse la fiducia a Mussolini, che venne incarcerato. Il nuovo governo fu affidato al generale Pietro Badoglio. l'8 settembre fu firmato un armistizio, cioè la pace con gli Alleati.
Ma è proprio nel 1943 che comincia per l’Italia la parte più terribile della guerra. Il Re scappò con la sua famiglia da Roma a Bari. Gli anglo-americani partirono dalla Sicilia per risalire lungo tutta la Penisola.
Intanto Hitler aveva fatto liberare Mussolini che nel Nord-Italia fondò la Repubblica di Salò (dal nome di una cittadina sul lago di Garda). L’Italia era spaccata in due il sud con il Re e gli Anglo-Americani, il nord con il Duce e i Tedeschi.
Nel 1943 era nata intanto la Resistenza italiana, un movimento politico fondato dai partiti antifascisti. Nella Repubblica di Salò iniziò così una sanguinosa guerra civile tra i Partigiani della Resistenza e i fascisti aiutati dai nazisti. Questi ultimi reagirono attuando delle feroci stragi. Voglio ad esempio ricordare l’eccidio di Boves.
In una fase cruciale della seconda guerra mondiale, quella immediatamente successiva all’armistizio dell’8 settembre 1943, la cittadina di Boves a pochi chilometri da Cuneo, è stata il teatro della prima rappresaglia nazista in Italia. Il 19 settembre due soldati tedeschi vengono fatti prigionieri dai partigiani. Il maggiore Peiper, capo delle SS, coinvolge il parroco, don Giuseppe Bernardi, e l’imprenditore Antonio Vassallo, in una trattativa per ottenerne la liberazione. La mediazione va a buon fine, ma i Tedeschi mettono in atto comunque una feroce rappresaglia. Le SS incendiano il paese, circa 350 case, e uccidono 25 persone compresi il parroco don Bernardi e Vassallo i quali, addirittura, vengono bruciati vivi.
Il 25 aprile 1945 i Partigiani diedero il segnale di insurrezione generale e una massa enorme di Italiani del Nord occupò le fabbriche e scese nelle piazze. Mussolini tentò di fuggire ma fu riconosciuto e fucilato. Per tale motivo in Italia il 25 aprile è festa nazionale e si festeggia il giorno della liberazione dal fascismo e la fine della seconda guerra mondiale.








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principi fondamentali articoli 1 e 4.
  
Lavorò come professore d’Italiano in Brasile.

Il lavoro alla FIAT dei calciatori del Torino durante la II guerra mondiale

Presentarsi per cercare lavoro.

Nel lavoro si devono risolvere problemi anche usando equazioni.

Il volano è un serbatoio di energia cinetica.

L’energia è la capacità di compiere lavoro.